Se vi addentraste tra le follie di cui è capace il genere umano e, scandagliando l’inenarrabile, aveste ancora la volontà e la criticità di pensiero di fronteggiare argomenti che molti definiscono “scomodi” o “non di tendenza”; se, al dolce pensar a niente dei reality e di certi salotti, preferiste il meno confortevole pugno nello stomaco della realtà; se in questo nauseabondo navigar, vi imbatteste e fermaste davanti alla parola tortura, come la descrivereste?
Riuscireste a darle un volto, un nome, una forma, un contenuto?
Cosa provereste dinnanzi a questa parola?
Se tra tutto ciò che si muoverà in voi, ancora riuscirete a provare sgomento,
se saprà inorridirvi ma, al contempo, non saprete trovare una minima
giustificazione ad essa … Beh, potrete considerarvi ancora umani.
IL BUIO DELLA RAGIONE nasce nell'estate del 2024, dal lavoro di Marco Cinque e Vito Davoli. Un libro che non fa sconti e non si limita ad essere fine a se stesso: i proventi delle vendite sono infatti interamente devoluti a sostegno di GAZZELLA Onlus, associazione operante nel martoriato territorio di Gaza.
La crudezza delle realtà legate alla tortura si
presenta già tra le righe della prefazione a cura di Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International Italia)
È una crudezza fedele e necessaria, incurante del politicamente corretto, fieramente
scomoda, come si conviene ad una sana e sincera messa in discussione del marcio.
Si mantiene leale, nel raccogliere e dare voce alle testimonianze degli ultimi
più ultimi, dei condannati, dei perseguiti, degli abusati, dei non-creduti, per
non dimenticare la dignità di ogni essere umano come diritto inalienabile, da tutelare
e garantire, super partes.
"La tortura fisica e psicologica, soprattutto quella esercitata da istituzioni, governi e regimi, è un argomento difficile e atroce, verso il quale si prova disagio profondo, vergogna e inadeguatezza persino a scriverne. Tuttavia, non si può e non si deve tacere. Per questo le testimonianze e le poesie che vengono incluse in questa raccolta vogliono stimolare una riflessione profonda in un tessuto sociale sempre più distratto e ormai quasi completamente anestetizzato rispetto ai temi dei diritti, rassegnandosi a una nuova tragica deriva in cui sta precipitando il mondo. Per quanto possano essere cosniderate piccole insignificanti, si vogliono comunque levare le voci qui proposte, in questo oscuro silenzio della ragione a cui l'umanità si sta condannando con le proprie mani." (dall'introduzione di Marco Cinque)
"La prima parte di questo testo, ricco di testimonianze reali di chi la tortura l'ha vissuta sulla propria pelle - grazie alla selezione, alle amicizie dirette e alle ricerche di Marco Cinque - offre anzi ci mette di fronte a uno spaccato pauroso e agghiacciante della presenza della tortura nella società contemporanea. Relegata lì, in un silenzio comodo e fatto a posta per chi preferisce girare la testa dall'altra parte ma presente, quanto mai presente, viva, vegeta e perfettamente operante ed efficiente. È una lettura dura ma è proprio per questo che urge farla.
La seconda parte è l'espressione di chi non ci sta, di chi avverte il forte disagio di dover convivere con la continua frottola del rispetto dei diritti in un mondo che, quando si muove ai piani alti, sembra ignorarli con un fare neppure così in penombra e quasi "rispettosamente relegato" nella dimensione sicura dell'ignavia sociale; di chi prova a guardarsi attorno con occhi diversi che non accettano lenti "donate" dal mainstream e prova a focalizzare l'attenzione a suo modo, a fornirne una lettura poetica (che non vuol dire bella, dolce, mielosa o svenevole) ma fattuale perché poiesis è creare (questo ci hanno insegnato gli antichi greci!) e, così, attraverso la Parola, a ricostruire la realtà per quella che è e, nel caso, a rifiutarsi di accettarla tout court, ad abbatterla e a ricostruirla. Attraverso il potere "poietico" della Parola. Perché questo la Poesia può!" (dalla nota iniziale di Vito Davoli)
Tra le scelte de Il buio della ragione , di questi tempi più che
coraggiose, vi è senz’altro l’inclusione delle testimonianze di tortura di cui l’Italia
è stata teatro o protagonista, a denuncia di ciò che ammorba – per chi ancora
avesse dei dubbi – anche il nostro Belpaese.
Come ignorare le violenze italiane a Nassirya e in Somalia?
Come ignorare le testimonianze dalle carceri, anche minorili (vd. Beccaria
di Milano)?
Come giustificare certe azioni da parte di chi indossa una divisa o di chi come istituzione dovrebbe
garantire il rispetto della dignità umana senza distinzioni?
Far emergere le controversie di un sistema, dovrebbe essere il primo passo
verso la direzione di un cambiamento, di un’evoluzione. Il rispetto e la tutela
della dignità umana dovrebbero essere il focus comune verso cui far convergere
le varie parti chiamate in causa, dovrebbe essere un valore universale nella
coscienza di ognuno di noi.
Avere il coraggio di non negare il buio è il primo modo di dare possibilità
alla luce.
(Nora Capomastro)
LYNDA LYON, Braccio della morte dell'Alabama
SCOTTY MOORE, Braccio della morte McAlester Oklahoma
ROBERT WALLACE WEST, Braccio della morte di Huntsville, Texas
DOMINIQUE GREEN EL, Braccio della morte di Huntsville, Texas
NANON WILLIAMS Braccio della morte di Huntsville, Texas
MICHAEL SHARP, Braccio della morte di Huntsville, Texas
AHMED RABBANI, Guantanamo Bay
ENRIQUE MARIO FUKMAN, Testimonianza dalla caserma argentina Esma
SHIN DONG-HYUK Sopravvissuto a un campo di internamento in Corea del Nord
AGNÈS CALLAMARD, Testimonianza segretaria generale Amnesty International
VAHIT GUNES, da un carcere dell'Uzbekistan
ZUHRA, testimonianza donna uzbeca ad Amnesty International
ITALIA MÉNDEZ San Salvador Atenco, Messico
LORETTA ROSALES Attivista filippina per i diritti umani
TORTURATE CILENE Dal rapporto ufficiale "Così si torturò in Cile (1973-1990)"
LELIA PÉREZ, sopravvissuta alle torture del regime cileno di Pinochet
ANTONIN ARTAUD
VOCI DAI LAGER LIBICI Dal rapporto dell'Onu del 2018, alcune testimonianze di 1300 immigrati torturati in Libia
TORTURE ITALIANE IN SOMALIA Michele Patruno, ex caporale della Folgore; Stefano Valsecchi, ex paracadutista della Folgore
TORTURE ITALIANE A NASSIRIYA da RaiNews
VITTORIO BOLOGNESI Operaio all'Ansaldo di Napoli e militante delle BR arrestato nel 1982
ROBERTO SETTEMBRE Giudice nel processo d'appello per le violenze a Bolzaneto
RESIDENTIAL SCHOOL CANADESI
TORTURE NELLE CARCERI MINORILI
E ANCORA...
FERNANDO EROS CARO
MEENA KESHWAR KAMAL
KARL LOUIS GUILLEN
RAY "ORSO-CHE-CORRE" ALLEN
JUMAH AL-DOSSARI
LIUBKA SEVSTOVA
ALEXANDROS PANAGULIS
SIMONA FOCONI
SILVIA GIACOMELLI
CARLOS MAURICIO
ALDA MERINI
MARIA MERCEDES CARRANZA
IGIABA SCEGO
LOUIS ARAGON
SALVATORE QUASIMODO
TOMMASO CAMPANELLA
JOHN BERGER
PIETRO VALPREDA
BOBBY SANDS
ROQUE DALTON
GHIANNIS RITSOS
WISLAWA SZYMBORSKA
POETI ITALIANI CONTEMPORANEI:
NICOLA ACCETTURA
MARCELLO BUTTAZZO
MARTA MARIA CAMPOREALE
NORA CAPOMASTRO
GANDOLFO CASCIO
MARCO CINQUE
VITTORINO CURCI
BENITO D'AGNANO
VITO DAVOLI
ADA DE JUDICIBUS LISENA
ANGELA DE LEO
VITO DE LEO
NICOLA DE MATTEO
MARCO IGNAZIO DE SANTIS
TANIA DI MALTA
MAURIZIO EVANGELISTA
BARBARA GORTAN
RITA GRECO
ALFONSO GUIDA
COSIMO LAMANNA
GIUSEPPE LANGELLA
MARIA PIA LATORRE
MAURO MACARIO
ANNACHIARA MARANGONI
PIPPO MARZULLI
GIANPAOLO G.MASTROPASQUA
TEODORA MASTROTOTARO
MARCO MELILLO
EUGENIO NASTASI
ANTONIO NAZZARO
GUIDO OLDANI
RITA PACILLO
GIANNI ANTONIO PALUMBO
GIULIA POLI DISANTO
PAOLO POLVANI
ANNA SANTOLIQUIDO
LORENZO SPURIO
ELISABETTA STRAGAPEDE
ANTONIO VANNI
ALFREDO VASCO
MARA VENUTO
PASQUALE VITAGLIANO
POETI CONTEMPORANEI DAL MONDO:
ALI AL AMERI Palestina - Giordania
HAROLD ALVA VIALE Perù
YORDAN ARROYO Costa Rica
GIOVANNA BENEDETTI Panama
UKË ZENEL BUÇPAPAJ Albania
GABRIEL CHAVEZ CASAZOLA Bolivia
YULEISY CRUZ LEZCANO Cuba
MAURO FFORTISSIMO California
SUDHAKAR GAIDHANI India
MIA GALLEGOS DOMINGUEZ Costa Rica
IVONNE GORDON Ecuador
MARK LIPMAN USA
EVAN MYQUEST California
JORGE PALMA Uruguay
SOTIRIOS PASTAKAS Grecia
TONY PEÑA El Salvador
JOSE A. PÉREZ ALENCAR Spagna
ALFREDO PÉREZ ALENCAR Perù
JOSÉ PULIDO Venezuela
LUAN RAMA Albania
ARACELI SAGÜILLO GARCIA Spagna
DAISY ZAMORA Nicaragua
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