BEYAZ LALELER (Tulipani bianchi) in memoria di Hande Kader e per ogni vittima di omotransfobia

 

BEYAZ LALELER ( Tulipani bianchi )
In memoria di Hande Kader e per ogni vittima di omotransfobia
Autore, Nora Capomastro

Son nat* in un corpo sbagliato
Un mostro! Quasi fosse reato
sentirsi un tulipano aggraziato
seguire il proprio essere innato

Per strada, come un fiore malato
Puttana tra vizi e peccato
tra vomiti di giudizio affrettato
Diritto d’amare ed essere amat*

Icona di natura perversa

- Non vedi in me la persona?

Gli insulti per essere divers*
- Non vedi che la nostra natura è la stessa?

La morale degli ipocriti
è un fittizio paravento
dietro cui si lava la coscienza
in superficie,
piuttosto che guardare nel profondo

Non è per odiare
che veniamo al mondo,
ma è così che me ne andai
a ventitré anni
in una notte d’agosto

Stuprat* e bruciat*,
il mio corpo smembrato,
sul ciglio della strada
a malapena nascosto
Un rifiuto qualsiasi,
un orrore negato
un problema non vostro

Chi è infine il mostro?
Chi è infine il deviato?

Non chiedevo che amare
ed essere amat*

(Nora Capomastro, 11/08/2022)



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